lunes, 2 de septiembre de 2013

L’Incontro dei vescovi Orientali Cattolici dell’Europa in Ucraina, 12-14 maggio 2009
Nel seminario “Beato Teodor Romza” di Uzhorod in Ucraina, si è svolto nei giorni 12, 13 e 14 di maggio 2009 l’incontro, ormai diventato annuale, dei Gerarchi Orientali Cattolici d’Europa (CHOCE), per la prima volta sotto il patrocinio del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), nell’accoglienza fraterna di Mons. Milan Šášik, Amministratore Apostolico «ad nutum Sanctae Sedis» dell’Eparchia di Mukacheve di rito bizantino.
Erano presenti all’incontro, presieduti da S.B. il Card. Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halych, ben 37 partecipanti provenienti dai 13 paesi d’Europa: Ucraina, Polonia, Bielorussia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Cipro, Bulgaria, Germania, Serbia, Grecia, Italia. Era presente anche P. Cyril Vasyl’, neo-eletto arcivescovo Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, la cui partecipazione a suo tempo era stata programmata fra i relatori. Fra gli ospiti è stato anche il neo-vescovo ausiliare dell’eparchia greco-cattolica ucraina dell’Argentina, Mons. Sviatoloslav Shevchuk, ancora rettore del Seminario arcivescovile di Lviv. Per la prima volta era anche presente Mons. Youssef Soueif, arcivescovo maronita di Cipro. Lo svolgersi dell’incontro era scandito dai lavori mattinali in aula, e dalle visite e celebrazioni liturgiche pomeridiane in diversi santuari e Chiese greco cattoliche della regione.
         I lavori sono stati aperti dai saluti del Vescovo ospitante Mons. Šášik e di Mons. Jurkovič, Nunzio Apostolico in Ucraina che, oltre a quello personale, ha portato anche il significativo messaggio augurale inviato da S. Em. il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, impegnato nell’accompagnare il Santo Padre nella visita pastorale in Terra Santa.
         Il tema scelto questa volta, in continuazione con quelli svolti precedentemente, è stato il sacramento dell’Ordine Sacro, accogliendo così anche l’indicazione di Papa Benedetto XVI che ha chiesto a tutta la Chiesa di dedicare un anno alla riflessione sul ministero e sulla figura del sacerdote cristiano.
         Il primo tema, Aspetti teologici e liturgici del sacramento della ordinazione, è stato svolto dall’archimandrita p. Manuel Nin, Rettore del Pontificio Collegio Greco di Roma. Il relatore ha iniziato con un percorso storico delle diverse tradizioni per analizzare, poi, il rituale dell’ordinazione del diacono, del presbitero e del vescovo con tutti i significati emergenti. La seconda parte della relazione ha avuto come oggetto la lectio dell’Omelia sul sacerdozio e del Dialogo sul sacerdozio di san Giovanni Crisostomo facendone emergere tutti gli elementi utili ieri ed oggi per i pastori delle Chiese cristiane.
         Il secondo giorno ha avuto come tema: Il sacramento dell’ordine: diritti e obblighi del vescovo e dei sacerdoti, svolto da p. Cyril Vasil, eletto arcivescovo segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, e ancora Rettore del Pontificio Istituto Orientale di Roma. Partendo da due citazioni dei documenti conciliari Christus Dominus e Presbyterorum Ordinis, ha fatto emergere alcuni termini-chiave che ha successivamente illustrato con gli elementi costitutivi delle relazioni reciproche tra vescovi e sacerdoti.
Il terzo giorno è stato dedicato all’analisi delle Prospettive bibliche del sacerdozio di Gesù nella Lettera agli Ebrei, tema trattato da p. Ròbert Jàger, biblista dell’Eparchia di Košice. Dopo una lettura dettagliata ed altamente specialistica di alcune parti del celebre testo, l’attenzione del relatore si è soffermata sull’immagine del pastore congiunta ad una interpretazione dei concetti che emergono dalla parabola riportata dall’evangelista Giovanni al cap. 10 e dal salmo 24.
La giornata conclusiva dei lavori si è svolta alla presenza di S. Em. Il cardinale Péter. Erdő, Presidente del CCEE. Al suo intervento ha premesso un’ampia giustificazione della decisione di dare il proprio patrocinio da parte del CCEE, intendendo comunque garantire la libertà finora goduta dall’iniziativa dei Gerarchi Orientali cattolici d’Europa e mettendo, in caso di necessità, a disposizione la collaborazione del Consiglio da lui stesso presieduto. Ha trattato quindi in modo magistrale il tema Libertà, assistenza religiosa e reciprocità fra Confessioni Cristiane. Dopo aver precisato i termini del problema, si è soffermato sui diversi significati della reciprocità nel diritto internazionale ed ecclesiastico per approfondire successivamente le possibilità di reciprocità nel diritto canonico e concludere con l’esemplificazione di alcune situazioni di reciprocità tra diverse confessioni cristiane. Ad ogni relazione sono seguiti una discussione in assemblea ed i lavori di approfondimento in circoli minori.
Come è stato fatto ad ogni incontro, a partire da quello del 1997, anche quello di quest’anno ha avuto anche le caratteristiche del pellegrinaggio: il primo giorno ci si è recati al Santuario di Boroniavo dove si venera una miracolosa Icona della Madre di Dio. Il carattere pellegrinante è stato vissuto anche nelle diverse chiese dove è stata celebrata la Divina Liturgia: nel Sobor di Khust, presieduta dall’arcivescovo di Lviv degli Ucraini Mons. Ihor VoZniak con l’omelia tenuta dal vescovo Ausiliare di Kyiv Mons. Bohdan Dzyurakh; nella concattedrale di Mukachevo, presieduta da Mons. Milan Šášik con l’omelia tenuta da Mons. Peter Rusnák, Vescovo di Bratislava per i cattolici di rito bizantino; ed infine nella cattedrale di Uzhhorod, presieduta dall’Arcivescovo-Metropolita di Prešov dei cattolici di rito bizantino Mons. Ján Babjak con l’omelia tenuta da Mons. Vasile Bizău, Vescovo di Curia dell’Arcivescovo Maggiore di Blaj. Per evidenziare il tema trattato, ad ogni celebrazione S.E. Mons. Šášik ha conferito ordinazioni diaconali e sacerdotali ad alcuni seminaristi. Lodevole e davvero impressionante era la partecipazione massiva della popolazione con i canti eseguiti dai cori e dai fedeli. E per vivere davvero la realtà internazionale dell’evento, le preghiere sono state sempre proposte in tutte le lingue delle nazioni dei Gerarchi partecipanti. Un commovente canto di comunione è stato eseguito nelle lingue siriaca ed araba dall’arcivescovo maronita Mons. Youssef Soueif.
Nella seduta dell’ultimo giorno, i presenti hanno deciso di tenere la prossima sessione dei lavori in Bulgaria dal 7 al 10 ottobre 2010 su invito dell’esarca del luogo S.E. Mons. Christo Proykov, Esarca Apostolico di Sofia per i cattolici di rito bizantino-slavo residenti in Bulgaria, nella ricorrenza del 150° anniversario dell’Unione dei Bulgari. Il tema scelto sarà: I criteri di ecclesialità delle Chiese cattoliche orientali e la realtà di oggi (aspetti ecclesiologici e pastorali).
         I lavori dell’incontro, nella sede del seminario sopra citato, sono stati organizzati in tutti i dettagli dall’equipe della segreteria tecnica dell’incontro, con i servizi di traduzione simultanea dei diversi oratori, ed anche dell’impegno generoso dei seminaristi e sacerdoti.
         L’ormai decennale tradizione di questi incontri ecclesiali e fraterni, iniziati a Nyiregyhaza in Ungheria nel 1997, ci ha permesso ancora una volta di vedere e di vivere il desiderio e lo slancio delle Chiese Orientali Cattoliche di Europa, sparse dall’Ucraina alla Sicilia, dall’Ungheria all’isola di Cipro, di essere presenti nella realtà ecclesiale cristiana del vecchio continente.

P. Manuel Nin osb
Pontificio Collegio Greco
Roma




Le Chiese orientali cattoliche d'Europa
e il sacramento dell'ordinazione sacerdotale

di Manuel Nin
Il seminario "Beato Teodor Romza" di Uzhhorod, in Ucraina, ha ospitato dal 12 al 14 maggio l'incontro, ormai diventato annuale, dei gerarchi orientali cattolici d'Europa (Choce), per la prima volta sotto il patrocinio del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa (Ccee), nell'accoglienza fraterna del vescovo Milan Sasik, amministratore apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" di Mukachevo di rito bizantino. Erano presenti all'incontro, presieduto dal cardinale Lubomyr Husar, arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyc, trentasette partecipanti provenienti da tredici Paesi europei:  Ucraina, Polonia, Bielorussia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Repubblica ceca, Cipro, Bulgaria, Germania, Serbia, Grecia, Italia. 
Erano presenti anche l'arcivescovo eletto Cyril Vasil', segretario della Congregazione per le Chiese orientali, il vescovo ausiliare dell'eparchia di Santa María del Patrocinio en Buenos Aires degli Ucraini, Sviatoslav Shevchuk, e l'arcivescovo di Cipro dei maroniti, Joseph Soueif. I lavori sono stati aperti dai saluti del vescovo Sasik e dell'arcivescovo Ivan Jurkovic, nunzio apostolico in Ucraina, il quale ha portato anche il significativo messaggio augurale inviato dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, impegnato nell'accompagnare il Papa nella visita pastorale in Terra Santa. 


Il tema dell'incontro, scelto in continuità con quelli precedenti, è stato "Il sacramento dell'Ordine sacro", accogliendo così anche l'indicazione di Benedetto XVI che ha chiesto a tutta la Chiesa di dedicare un anno alla riflessione sul ministero e sulla figura del sacerdote cristiano. Chi scrive è stato relatore del primo argomento, "Aspetti teologici e liturgici del sacramento dell'ordinazione", svolto attraverso un percorso storico delle diverse tradizioni per analizzare, poi, il rituale dell'ordinazione del diacono, del presbitero e del vescovo con tutti i significati emergenti. La seconda parte della relazione ha avuto come oggetto la lectio dell'Omelia sul sacerdozio e del Dialogo sul sacerdozio di san Giovanni Crisostomo facendone risaltare tutti gli elementi utili, ieri e oggi, per i pastori delle Chiese cristiane. 
Il secondo giorno ha avuto come argomento "Il sacramento dell'ordine:  diritti e obblighi del vescovo e dei sacerdoti", svolto dall'arcivescovo Vasil'. Partendo da due citazioni dei documenti conciliari Christus Dominus e Presbyterorum Ordinis, ha fatto emergere alcuni termini-chiave che ha successivamente illustrato con gli elementi costitutivi delle relazioni reciproche tra vescovi e sacerdoti. 
Il terzo giorno è stato dedicato all'analisi delle "Prospettive bibliche del sacerdozio di Gesù nella Lettera agli Ebrei", tema trattato da padre Robert Jager, biblista dell'eparchia di Kosice. Dopo una lettura dettagliata e specialistica di alcune parti del celebre testo, l'attenzione del relatore si è soffermata sull'immagine del pastore congiunta a un'interpretazione dei concetti che caratterizzano la parabola riportata dall'evangelista Giovanni al capitolo 10 e dal salmo 24. 
La giornata conclusiva dei lavori si è svolta alla presenza del cardinale Péter Erdo, presidente del Ccee, che ha trattato il tema "Libertà, assistenza religiosa e reciprocità fra confessioni cristiane". Dopo aver precisato i termini del problema, si è soffermato sui diversi significati della reciprocità nel diritto internazionale ed ecclesiastico per approfondire successivamente le possibilità di reciprocità nel diritto canonico e concludere con l'esemplificazione di alcune situazioni di reciprocità tra diverse confessioni cristiane. A ogni relazione sono seguiti una discussione in assemblea e i lavori di approfondimento nei circoli minori. 
Come a ogni incontro, a partire dal 1997, anche quello di quest'anno ha avuto le caratteristiche del pellegrinaggio:  il primo giorno ci si è recati al santuario di Boroniavo dove si venera una miracolosa icona della Madre di Dio. Il carattere pellegrinante è stato vissuto anche nelle diverse chiese dove è stata celebrata la divina liturgia:  nel Sobor di Khust, presieduta dall'arcivescovo di Lviv degli Ucraini, Ihor Voznyak, con l'omelia tenuta dal vescovo ausiliare di Kyiv, Bohdan Dzyurakh; nella concattedrale di Mukachevo, con il vescovo Sasik e l'omelia tenuta dal vescovo di Bratislava per i cattolici di rito bizantino, Peter Rusnák; e nella cattedrale di Uzhhorod, presieduta dall'arcivescovo di Presov per i cattolici di rito bizantino, Ján Babjak, con l'omelia tenuta dal vescovo di curia di Fagaras si Alba Iulia dei Romeni, Vasile Bizau. 
Per evidenziare il tema trattato, a ogni celebrazione il vescovo Sasik ha conferito ordinazioni diaconali e sacerdotali ad alcuni seminaristi. Impressionante la partecipazione della popolazione, con canti eseguiti dai cori e dai fedeli. E per vivere davvero la realtà internazionale dell'evento, le preghiere sono state sempre proposte in tutte le lingue delle nazioni dei gerarchi partecipanti. Un commovente canto di comunione è stato eseguito nelle lingue siriaca e araba dall'arcivescovo maronita Soueif. 
Nella seduta dell'ultimo giorno, i presenti hanno deciso di tenere la prossima sessione dei lavori in Bulgaria dal 7 al 10 ottobre 2010, su invito del vescovo Christo Proykov, esarca apostolico di Sofia per i cattolici di rito bizantino-slavo residenti in Bulgaria, nella ricorrenza del centocinquantesimo anniversario dell'Unione dei Bulgari. Il tema scelto sarà "I criteri di ecclesialità delle Chiese cattoliche orientali e la realtà di oggi (aspetti ecclesiologici e pastorali)". 
La riunione nella sede del seminario "Beato Teodor Romza" di Uzhhorod è stata organizzata, in tutti i dettagli, dalla segreteria tecnica, con i servizi di traduzione simultanea dei diversi oratori, grazie anche all'impegno generoso di seminaristi e sacerdoti. L'ormai decennale tradizione di questi incontri ecclesiali e fraterni, iniziati a Nyiregyhaza, in Ungheria, nel 1997, ci ha permesso ancora una volta di osservare e di vivere lo slancio e il desiderio delle Chiese orientali cattoliche d'Europa - sparse dall'Ucraina alla Sicilia, dall'Ungheria all'isola di Cipro - di essere presenti nella realtà ecclesiale cristiana del vecchio continente.


P. Manuel Nin osb
Pontificio Collegio Greco
Roma